La Cassazione, dopo aver ribadito che spetta sempre al contribuente provare l’inerenza dei costi dedotti e
la congruità degli stessi, in difetto di tale prova ha altresì riconfermato che, per quanto concerne i costi
infragruppo, deve anche essere fornita la dimostrazione dell’utilità per l’impresa del servizio ricevuto a cui
si riferisce il costo. Nel caso di specie, in effetti, la società si era limitata a dimostrare l’esistenza di un
contratto di servizio, senza fornire alcuna documentazione dalla quale, peraltro, secondo la contestazione
del Fisco, si potessero comprendere le ore lavorate e l’impiego di personale; da qui la mancata
dimostrazione dell’inerenza, nei termini anzidetti, e quindi la bocciatura della decisione dei gradi di giudizio
precedenti secondo cui, invece, sarebbe stata sufficiente, ai fini della deduzione del costo, l’esibizione del
contratto e l’annotazione in regolari scritture contabili. (Corte Cassazione 10 ottobre 2018, n. 25025)